Irlanda.jpg Irlanda.jpg

Irlanda - Sant’Isidoro a Capo le Case

Il Collegio S. Isidoro, l'istituto irlandese più antico di Roma, fu fondato da  Luke Wadding

{1588-1657) nell'anno 1625. Originario di Waterford, Wadding aveva lasciato l'Irlanda per Lisbona dopo la morte dei genitori nel 1602 e si era unito ai francescani nel 1604. Venne a Roma nel mese di dicembre del 1618 come consigliere teologico di una delegazione spagnola inviata da Filippo lii al papa Paolo V. Il papa però rifiutò la richiesta del re spagnolo di una solenne definizione della dottrina dell'Immacolata Concezione. Malgrado il fallimento della delegazione, Wadding rimase a Roma per il resto della sua vita. Nel 1625 si offrì di rilevare S. Isidoro, un piccolo convento spagnolo abbandonato, lasciato incompiuto e pieno di debiti, e di trasformarlo in un collegio per la formazione dei giovani francescani irlandesi. Tale formazione, infatti, non era più possibile in Irlanda, a causa della distruzione dei conventi durante la conquista elisabettiana. Entro cinque anni, con l'aiuto di ricchi benefattori, Wadding riuscì a saldare i debiti, a terminare la chiesa incompiuta e ad ampliare notevolmente il convento originario.

S. Isidoro è rinomato per la sua biblioteca e l'archivio riuniti e costituiti dallo stesso Wadding

quando lavorava alla storia dell'Ordine francescano. Fino oggi rimane un luogo di riferimento indispensabile per gli studiosi della storia francescana primitiva. Incoraggiato da un suo amico, il noto storico dell'arte, Gian Pietro Bellori (1613-1696), Wadding impiegò artisti di talento quali Carlo Maratti (1625-1713), per abbellire la chiesa. Gli splendidi affreschi nell'Aula, dipinti da Fra Emanuele da Como (1625-1713) nell'anno 1671/2, commemorano il contributo dato dai francescani irlandesi allo sviluppo della dottrina dell'Immacolata Concezione.