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Slovacchia - Santa Prassede

Secondo la tradizione la chiesa prende il nome da Prassede, figlia del senatore romano Pudente del II secolo, discepolo di san Paolo. Lei e la sorella santa Pudenziana furono torturate perché sorprese mentre proteggevano i cristiani e seppellivano i corpi dei martiri morti durante le persecuzioni di Antonino Pio nei pozzi situati nelle vicinanze. La Santa sarebbe poi morta non direttamente per martirio ma perché, inorridita dall’orrore delle persecuzioni, implorò di morire.

La chiesa originaria fu eretta a partire dal IX secolo da papa Pasquale I, poi la struttura originaria venne rimaneggiata fino al XIX secolo, quando raggiunse l’aspetto attuale.

Questo luogo inoltre, ricorda ampiamente i santi Cirillo e Metodio patroni di tutti gli slavi e traduttori della Bibbia in lingua slava grazie al volere di papa Niccolò I, nell’867. Vissero infatti proprio nel monastero di Santa Prassede e, poco prima di morire, Cirillo in accordo con il fratello donò al Papa le reliquie di papa Clemente che loro stessi avevano portato fino a Roma.