Meeting, Fisichella: «Il Giubileo pone la speranza come contenuto essenziale della vita»

23 agosto 2024

«Speranza» ed «essenziale». In questi due termini si legano il motto del prossimo Giubileo 2025, «Pellegrini di Speranza», e il tema dell’edizione 2024 del Meeting di Rimini, «Se non siamo alla ricerca dell’essenziale, allora cosa cerchiamo?». A proporre una riflessione sui motivi centrali del prossimo Anno Santo è stato ieri a Rimini S.E. Mons. Rino Fisichella, Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione. «Il motto del Meeting di quest’anno è particolarmente profondo e attuale. - ha iniziato Fisichella - Se non siamo capaci di ricercare e trovare l’essenziale, allora rimane solo l’effimero e con esso il non senso della vita. Il prossimo Giubileo si inserisce all’interno di questa ricerca e pone la speranza come contenuto essenziale della vita personale».

 

Il vescovo è intervenuto rispondendo alle domande del direttore di Tv2000, Vincenzo Morgante, che ha coordinato il panel. Hanno partecipato alla tavola rotonda sul Giubileo 2025 anche Roberto Gualtieri, commissario straordinario Giubileo 2025 e sindaco di Roma Capitale, collegato da remoto, Antonello Aurigemma, presidente del Consiglio regionale del Lazio, Marco Girardo, direttore di Avvenire, Paolo Giuntarelli, direttore della direzione regionale Affari della Presidenza, Turismo, Cinema, Audiovisivo e Sport della Regione Lazio e Danilo Zardin, professore di Storia Moderna all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Zardin ha curato la mostra dedicata agli Anni Santi dal titolo «Giubilei. Il perdono che ridona la vita», che questa settimana è esposta al Meeting. Tra i pannelli che raccontano la storia dei Giubilei sono visibili anche una copia della prima Bolla del Giubileo del 1300 e una copia della recente Bolla del prossimo anno giubilare 2025, Spes non confundit.

 

«Noi parliamo sempre della fede e della carità, mai della speranza. - ha sottolineato Mons. Fisichella - Ma noi credenti viviamo della speranza, che insieme alla fede e alla carità costituisce il nostro stile di vita. Se vogliamo essere capaci di dare l’annuncio della fede oggi, dobbiamo rivestirlo di un linguaggio che parli di speranza. Ma è vero che “la speranza non delude”? Credere ciò comporta un cammino personale e comunitario, ed è per questo che siamo pellegrini. Noi credenti siamo responsabili della Speranza». Per il sindaco di Roma Gualtieri anche l’impegno delle istituzioni, nel cercare di rendere la città di Roma capace di accogliere i milioni di pellegrini che arriveranno nel migliore dei modi, può essere visto come un «concreto segno di speranza». «Per il Giubileo ci aspettiamo una media di più di 100mila persone al giorno nella nostra città - ha aggiunto Gualtieri -. L’Anno Santo è una straordinaria opportunità per la funzione spirituale e universale di Roma, e per questo abbiamo deciso di mettere mano in profondità a tanti problemi cronici del territorio. Uno dei lavori più importanti è quello della “nuova Piazza Pia”, che realizzerà una sorta di abbraccio tra Roma e la Santa Sede, restituendo ai cittadini due grandi piazze pubbliche».

 

Aurigemma e Giuntarelli, presenti in rappresentanza della Regione Lazio, hanno evidenziato quanto il fermento per il Giubileo, e l’impegno per l’accoglienza dei pellegrini, stia coinvolgendo anche il Lazio e l’Italia tutta. Chi arriverà nel Paese per l’Anno Santo potrà scoprire le bellezze della Regione, ma anche i nuovi percorsi e cammini di pellegrinaggio che saranno pronti per il prossimo Giubileo. L’appuntamento per tutti è a Roma per l’Anno Santo 2025.