Giubileo, oggi il Cardinale vicario di Roma Baldo Reina ha aperto la Porta Santa di San Giovanni
Stamattina, alle ore 10, il Cardinale Vicario di Roma, Baldo Reina, ha presieduto il rito dell’apertura della Porta Santa della Basilica di San Giovanni in Laterano, cattedrale diocesana, una delle tappe più importanti dell’inizio del Giubileo della Speranza. Dopo l’apertura, il Vicario ha attraversato per primo la Porta, entrando in Basilica, già piena di fedeli, per celebrare la Santa Messa nella domenica in cui si festeggia la Santa Famiglia di Gesù. Dopo di lui hanno attraversato la Porta i vescovi e i sacerdoti concelebranti, insieme ad un gruppo di famiglie.
"La Porta Santa che abbiamo attraversato - ha detto S.Em. Reina durante l’omelia - evoca quel gesto quotidiano che compiamo varcando la soglia delle nostre abitazioni. Questa porta, ora spalancata, ci ha introdotti non solo nella casa del Signore, ma nell’intimo del suo cuore". Il cardinale ha fatto riferimento anche alla Parabola del Figliol prodigo raccontata sempre nel Vangelo di Luca: "Le braccia aperte del padre sono la porta santa. Non importa quanto lontani siamo andati, non è rilevante cosa abbiamo fatto, sprecato o rovinato. Nel momento in cui abbiamo deciso di tornare non troveremo mai una porta chiusa, ma un abbraccio che accoglie e benedice". E prosegue: "Da quelle braccia aperte impariamo a essere Chiesa, a divenirne il sacramento, famiglia del Dio che libera la nostra libertà verso il bene".
Dopo la Celebrazione, centinaia di fedeli si sono messi in fila davanti la Basilica per compiere il passaggio alla Porta Santa. Da oggi infatti, San Giovanni in Laterano, come cuore spirituale di Roma e del cristianesimo, accoglierà i pellegrini che raggiungeranno Roma da tutto il mondo per il Giubileo, offrendo loro un’esperienza di fede unica e trasformante, in cui la speranza di Dio è divenuta luce guida per ogni passo nel cammino di fede e di comunità.
L’1 gennaio, festa di Maria Santissima Madre di Dio, sarà aperta la Porta Santa della Basilica di Santa Maria Maggiore.