Festa dell’Immacolata, Papa Francesco in visita a sorpresa alla Crocifissione Bianca di Chagall
Dopo il tradizionale momento di preghiera a Maria Immacolata in piazza di Spagna, ieri Papa Francesco ha voluto recarsi a sorpresa in via del Corso per ammirare il capolavoro di Marc Chagall, «La Crocifissione bianca», esposto a Palazzo Cipolla in occasione del Giubileo 2025. L’opera, visitabile fino al prossimo 27 gennaio per la Rassegna «Giubileo è cultura», è particolarmente cara al Santo Padre.
Una volta giunto nelle stanze del Museo, Papa Francesco si è fermato in silenziosa contemplazione davanti all’opera realizzata da Chagall nel 1938 in risposta alla tragica “Notte dei Cristalli”. La Crocifissione Bianca è uno dei dipinti più emblematici dell’artista russo di origini ebraiche e rappresenta una potente denuncia contro la persecuzione e l’ingiustizia. La visita del Pontefice rappresenta un gesto che unisce fede, cultura e memoria storica, rafforzando il messaggio universale di speranza e riconciliazione in vista dell’inizio dell’Anno Santo.
Durante l’atto di venerazione a Maria, il Papa ha affidato alla Vergine il Giubileo che inizierà fra pochi giorni, e la città di Roma che accoglierà milioni di pellegrini. «Madre nostra, Roma si prepara a un nuovo Giubileo, - ha detto il Santo Padre durante la preghiera - che sarà un messaggio di speranza per l’umanità provata dalle crisi e dalle guerre. Per questo in città dappertutto ci sono cantieri: questo, tu lo sai, provoca non pochi disagi, eppure è segno che Roma è viva, che Roma si rinnova, che Roma cerca di adattarsi alle esigenze, per essere più accogliente e più funzionale». Poi ha aggiunto: «Ma il tuo sguardo di Madre vede oltre. E mi sembra di sentire la tua voce che con saggezza ci dice: “Figli miei, vanno bene questi lavori, ma state attenti: non dimenticate i cantieri dell’anima! Il vero Giubileo è dentro: dentro, dentro i vostri cuori, tu dici, dentro le relazioni famigliari e sociali. È dentro che bisogna lavorare per preparare la strada al Signore che viene».