Papa Francesco: «Siate pellegrini di speranza e costruttori di pace»

20 marzo 2024

 

Nel messaggio per la 61a Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni sul tema “Chiamati a seminare la speranza e a costruire la pace”, il Santo Padre Francesco si rivolge alla comunità dei fedeli esortando a sfruttare il momento favorevole di questo Anno della Preghiera in preparazione all’Anno Santo giubilare per riscoprire la propria vocazione ed essere pellegrini di speranza e costruttori di pace.

«Nel presente momento storico, poi, il cammino comune ci conduce verso l’Anno Giubilare del 2025. Camminiamo come pellegrini di speranza verso l’Anno Santo, perché nella riscoperta della propria vocazione e mettendo in relazione i diversi doni dello Spirito, possiamo essere nel mondo portatori e testimoni del sogno di Gesù: formare una sola famiglia, unita nell’amore di Dio e stretta nel vincolo della carità, della condivisione e della fraternità» ha detto il Papa.

«In quest’anno 2024, dedicato proprio alla preghiera in preparazione al Giubileo, siamo chiamati a riscoprire il dono inestimabile di poter dialogare con il Signore, da cuore a cuore, diventando così pellegrini di speranza, perché “la preghiera è la prima forza della speranza. Tu preghi e la speranza cresce, va avanti. Io direi che la preghiera apre la porta alla speranza. La speranza c’è, ma con la mia preghiera apro la porta” (Catechesi, 20 maggio 2020)»

Per noi cristiani, dice Papa Francesco, è necessario coltivare uno sguardo pieno di speranza. Nonostante fallimenti e battute d’arresto, infatti, «siamo posti in cammino alla scoperta dell’amore di Dio e, nello stesso tempo, alla scoperta di noi stessi».

Allora nessuno si deve sentire escluso da questa chiamata, tutti devono avere il coraggio di mettersi in gioco, nella cura verso coloro che ci sono accanto e verso l’ambiente che si vive.

«Alziamoci, dunque, e mettiamoci in cammino come pellegrini di speranza, perché, come Maria fece con Santa Elisabetta, anche noi possiamo portare annunci di gioia, generare vita nuova ed essere artigiani di fraternità e di pace».