Per il Giubileo le borse prodotte dalle donne detenute con il Progetto «Made in Carcere»
Borse realizzate con materiale di scarto che diventano gadget per il Giubileo. Con il Progetto «Made in carcere», nato nel 2007 dall’intuizione di Luciana Delle Donne, la Cooperativa sociale “Officina creativa” dà una seconda opportunità alle donne detenute di Lecce e Trani, e una doppia vita ai tessuti. Alle donne coinvolte è stato offerto un percorso formativo, con lo scopo di dare dignità alla loro condizione di recluse e prepararle al reinserimento lavorativo e sociale. Viene offerta loro l’opportunità di acquisire delle competenze tecniche e professionali, per poi lavorare e percepire un regolare stipendio ma, soprattutto, costruire consapevolezza e dignità.
Le borse, grazie a un accordo tra la Cooperativa e il Dicastero che ha avuto come intermediario il gruppo Airone Gifts nella persona di Vito Zorzi, saranno acquistabili all’Info Point ufficiale del Giubileo, in via della Conciliazione 7, e su ogni prodotto sarà apposto il logo ufficiale dell’Anno santo. Il materiale utilizzato è composto, in parte, da tessuti e oggetti riciclati da materiale usato per il Giubileo straordinario della Misericordia, nel 2016. L’iniziativa si inserisce, di fatto, tra i “segni di speranza”, verso le persone più fragili e socialmente escluse, chiesti da Papa Francesco per l’Anno giubilare nella Bolla “Spes non confudit”. Per sottolineare ancora di più la vicinanza del Papa alle persone detenute, infatti, il Santo Padre ha scelto di aprire eccezionalmente, il 26 dicembre prossimo, una Porta santa nel carcere di Rebibbia, a Roma.