Diocesi di Spoleto, itinerario di preghiera verso il Giubileo del 2025

24 settembre 2024

“Maestro insegnaci a pregare” è il tema dell’itinerario di preghiera che la Diocesi di Spoleto propone da ottobre a dicembre 2024, nella chiesa di San Sabino, in preparazione al Giubileo del 2025. Il primo incontro si è tenuto martedì 1 ottobre scorso e l’Arcivescovo Mons. Renato Boccardo ha proposto una meditazione generale sul tema della preghiera, ricordando come Gesù, in tutti i momenti più importanti della sua esistenza, si sia immerso in un clima di orazione. Al primo incontro ne seguiranno altri cinque, che faranno gustare diverse modalità di preghiera e si terranno martedì 15 ottobre alle ore 21.00, sul tema «La preghiera in Spirito e verità», martedì 29 ottobre alle ore 21.00, «La preghiera con la Scrittura», martedì 12 novembre alle ore 21.00, «La preghiera a Maria», martedì 26 novembre alle ore 21.00, «La preghiera di adorazione», e martedì 10 dicembre alle ore 21.00, «La preghiera del cristiano».

 

«La preghiera insistente – ha sottolineato mons. Boccardo in uno dei passaggi della sua meditazione - non vuole piegare Dio alla nostra volontà, ma ci allena ad entrare nella sua ottica, per vedere le cose come le vede lui e per vedere qual è il suo progetto nella mia vita, l’unico che mi può garantire la felicità piena. Altri progetti non sono necessariamente negativi, ma solo quello di Dio, accolto e realizzato, mi conduce ad una vita piena». Darà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono. «Ecco il dono vero che Dio ci fa», ha detto ancora mons. Boccardo. «Noi, come avverte S. Paolo, non sappiamo cosa dire nella preghiera, però lo Spirito Santo che è nei nostri cuori prega incessantemente per noi. Da qui la richiesta fondamentale: donaci Padre il tuo Spirito di sapienza, di conoscenza, di consiglio, di fortezza. È lo Spirito che pronuncia la preghiera vera, prega al posto nostro, prega dentro di noi.  Chiedere il dono dello Spirito non vuol dire dimenticare gli altri bisogni, le nostre urgenze, cancellare la fatica e la paura, ma vuole dire chiedere di fare la volontà di Dio. Pregare il Padre affinché ci doni il suo Spirito richiede disponibilità e apertura. Se ci presentiamo a Dio impermeabili certamente il suo dono non farà effetto, ci scivolerà addosso. Dobbiamo imparare che la vera preghiera si rivolge al Padre e domanda, al di là dei doni, il dono per eccellenza, lo Spirito Santo».