Card. Sturla Berhouet: “Penso che il Giubileo sarà importante per un’evangelizzazione che vada alla profondità del cuore dei giovani”

24 ottobre 2023

 

Ascolta l’intervista nella versione audio.

 

S.E. Mons. Daniel Fernando Sturla Berhouet, Arcivescovo metropolita di Montevideo dal 2014, creato cardinale da papa Francesco nel 2015 e Vicepresidente della Conferenza Episcopale dell'Uruguay dal 2022, è a Roma in occasione della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi.

Gli abbiamo chiesto la sua opinione sul ruolo che il pellegrinaggio svolge all’interno di un cammino di fede e quale pensa che sia la portata evangelica di questo Giubileo.

 

Uno dei segni chiave del Giubileo è il pellegrinaggio. Che ruolo ha il pellegrinaggio all’interno di un cammino di fede?

«Sappiamo quanto sia importante in tutta la tradizione cristiana, no?
Pensiamo ai tradizionali luoghi di pellegrinaggio come Santiago di Compostela, dove io stesso - ed ero già cardinale - mi sono recato in pellegrinaggio con i miei vecchi compagni di scuola. Eravamo 20 ragazzi di 55 anni ed abbiamo percorso più di 100 chilometri a piedi per raggiungere Santiago e abbracciare l’Apostolo. Credo però che in tutti i Paesi ci sia una forte presenza del pellegrinaggio, del camminare, dell’andare in un santuario, in un luogo specifico per incontrare Cristo, la Vergine, i santi. E credo che pure questo, come anche venire a Roma, andare in pellegrinaggio alle tombe degli apostoli e alla città santa di tanti martiri sia un’attrazione impressionante».

 

Pensa che questo Giubileo aiuterà la pastorale di evangelizzazione della Chiesa negli anni a venire?

«Sappiamo che, come si dice spesso, non si tratta di fare una pastorale di eventi, di avvenimenti, ma di processi. Credo cioè che se ben inquadrato in una catechesi preparatoria, in un evento chiave e poi ciò viene continuato, può essere importante per un’evangelizzazione che va nel profondo del cuore dei giovani. Quello che si scopre oggi - lo dico dalla prospettiva del mio Paese, che è un po’ speciale in America Latina perché è un Paese molto secolarizzato - è che i giovani, quando vedono una proposta chiaramente cristiana, religiosa e che tocca le profondità della vita spirituale, rispondono».